Amare forse è questo
chiedere salvezza
e non poterla avere
La vita si ammala, si corrompe, e la vita lotta per restare se stessa, il cuore è la sua continua quarantena
Davide rondoni
Giulia Bravi in questo libro trova modi sorprendenti, forse perchè la sua dote è un’acuminata determinazione, che in questo caso è entrata in risonanza con l’elemento doloroso e maniacale, il più vitale e fertile della sua poesia
isabella leardini
Si assiste, procedendo lungo la lettura, a un climax ascendente che ne accentua i toni, fino alla visione finale, l’Ospedale degli Incurabili. Ma c’è un filo conduttore che li unisce, è il filo d’amore che li salva tutti
bruno bartoletti
Un lavoro energico e coraggioso in cui l’autrice, con consapevolezza formale, compone vicende culturali, emotive e storiche dove le esigenze esistenziali sottolineano strette connessioni tra vita e morte
rita pacilio
La Bravi rende giustizia a voci e fatti dimenticati ed ogni ri-costruzione poetica diventa atemporale, ben scritta e scava dentro il verso con effettiva maturità e padronanza
giulio maffii
La quarantena del cuore di Giulia è lieve ed è baratro come una preghiera, fiorisce quando non si sente osservata. C’è così tanto di lei in queste voci lontane nel tempo, forse anche più di quanto crede
isabella leardini
La Bravi mostra una seria ricerca di stile proprio e offre il suo cuore a quarantena di tutto il dolore e della lotta delle creature che le hanno parlato dalla ombra dei tempi. E che ora parlano a noi
davide rondoni
Un libro che ricompone esperienze e cariche emozionali rimettendo in discussione ragione, dolori e amori che troppo spesso indugiano nel passato
rita pacilio
Trovo fuorviante definire continuamente “giovane” l’autrice, che ha stoffa da vendere ed un dettato forte e personale che la distinguono senza dubbio alcuno